Il gip del Tribunale di Palermo non ha convalidato il fermo con l’accusa di omicidio dei cinque presunti scafisti che erano stati fermati al porto di Palermo dalla polizia per la morte dei 26 profughi nel naufragio nel Mediterraneo dello scorso 5 agosto.
Non è stata accolta la richiesta della Procura per la mancanza di certezze sulla causa del decesso dei profughi. Ma agli atti, secondo gli inquirenti che hanno poi fatto ricorso, ci sarebbero documenti che attesterebbero la morte per “asfissia acuta violenta”.
Per Ali Rouibah, 24 anni, Imad Busadia, 23 anni, Suud Mujassabi, 21 anni, Abdullah Assnusi, 24 anni e Shauki Esshaush, 21 anni, attualmente detenuti in carcere, resta invece l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La procura ha presentato ricorso.