Due arresti e due denunce tra Stazzo, frazione di Acireale, Sant’Alfio e Adrano. Storie di maltrattamenti in famiglia, aggressioni e violenze in provincia di Catania. Provvidenziale l’intervento dei carabinieri.
Un uomo originario dei Paesi Bassi, O.H, 53 anni, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. L’uomo, colto da raptus per motivi legati a problemi di carattere economico, ha iniziato a sfasciare il mobilio di casa e alle rimostranze espresse dalla moglie e dal figlio di 27 anni ha prima iniziato a lanciare oggetti contro i due e poi, impugnando un coltello, ha minacciato di ucciderli.
A scongiurare il peggio è stato l’intervento di due pattuglie dei carabinieri del Radiomobile di Acireale e della Stazione di Guardia Mangano che entrati nell’appartamento hanno immobilizzato e arrestato l’aggressore. L’uomo è stato rinchiuso nel carcere di Piazza lanza.
A Sant’Alfio, un uomo di 43 anni, è stato arrestato in esecuzione di un ordine di aggravamento della misura detentiva emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Catania. L’uomo, già ai domiciliari in una comunità di recupero di Milo, è ritenuto responsabile l’anno scorso di una serie di reati i maltrattamenti in famiglia e il danneggiamento aggravato, incendio, puntualmente denunciati ai carabinieri ha indotto i giudici di sorveglianza ad inasprire la detenzione. L’uomo è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.
Ad Adrano, invece, vittima è stato un uomo di 35 anni, a cui il marito della sua ex convivente ha provato ad incendiare il portone di casa.
Prima la donna lo ha minacciato attraverso delle richieste di denaro come indennizzo e mantenimento per la loro precedente relazione e poi, il marito della donna è andato in casa dell’ex convivente lanciando tre bottiglie incendiarie contro il portone d’ingresso della casa del malcapitato, una palazzina a quattro piani abitata da altre famiglie.
Immediata la richiesta d’aiuto al 112 da parte della stessa vittima, con l’arrivo sul posto di una pattuglia della Stazione che messa in sicurezza la zona (le bottiglie fortunatamente non sono esplose ma le chiazze di benzina costituivano un reale pericolo) ha acquisito alcune testimonianze riuscendo a dare un volto all’autore. I due coniugi, lei di 28 anni e lui di 24, sono stati denunciati.