Una notte di terrore, con una pioggia di proiettili contro tre auto parcheggiate alla Zisa e una coppia di fidanzati viva per miracolo. E’ la storia che racconta oggi il giornale di Sicilia in edicola.
Un caso più che inquietante e dai contorni ancora misteriosi, a pochi passi da via Eugenio l’Emiro, dove nel 2014 venne assassinato in un agguato mafioso Giuseppe Di Giacomo, ritenuto uno dei boss in ascesa nel mandamento di Porta Nuova e il cui delitto non è ancora stato risolto.
A sparare, due notti fa, sarebbero stati almeno in due da uno scooter bianco. Il passeggero della moto avrebbe esploso, forse una 357 magnum, almeno cinque colpi: centrando tre auto parcheggiate in largo Edrisi, uno spiazzo che si trova tra il castello della Zisa e via Eugenio l’Emiro. Due erano vuote, su una terza c’erano un ragazzo e la fidanzata che stavano conversando.
Solo il caso ha voluto che non ci fossero vittime visto che un proiettile si è conficcato sul montante tra i due sportelli della fiancata sinistra dell’auto sulla quale si trovavano i giovani, fermandosi all’interno della carrozzeria, a pochi centimetri di distanza dalla testa del ragazzo.
Soccorsi i due giovani sotto shock, sul posto è stato effettuato un sopralluogo durante i quale non sono stati trovati i bossoli. Le auto colpite dai proiettili sono state sequestrate e trasportate nei magazzini della polizia scientifica per verifiche tecniche più approfondite.
Anche la verifica sui due giovani lascia ipotizzare che non fossero loro il bersaglio. Si tratta di ragazzi normali senza legami con ambienti criminali. Tutto lascia pensare che si siano trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Le indagini della polizia non escludono nessuna pista. due quelle maggiormente battute: una sparatoria fra gruppi criminali rivali nel mezzo della quale si siano trovati i due giovani e le auto in sosta, o un avvertimento a qualcuno nella zona.
(Nella foto l’omicidio del 2014 alla Zisa)