Nomi ed episodi. L’ex presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, nel suo lunghissimo interrogatorio in procura federale sarebbe stato particolarmente preciso, confermando ai pm sportivi quanto dichiarò davanti al Gip etneo, ammettendo cioè il tentativo di comprare delle partite delle scorso campionato di Serie B. Durante le sei ore di audizione, però, l’ex patron del Catania ha certamente aggiunto qualche elemento legato, ovviamente, ad aspetti sportivi.
Pare che oltre alle dichiarazioni rilasciate durante l’interrogatorio, Pulvirenti abbia anche consegnato una sorta di dossier, un fascicolo riepilogativo in cui sarebbero contenuti nomi ed episodi.
“Non so cosa succederà ora, io quello che dovevo dire l’ho detto. Ho fatto il mio, le valutazioni spettano al procuratore Palazzi”, aveva detto ieri ai giornalisti l’ex numero uno rossazzurro uscendo dalla procura federale. E’ probabile che questi nuovi elementi possano essere esaminati successivamente dalla magistratura sportiva che ha la necessità di completare l’iter processuale di quelle inchieste già aperte. E fra queste c’è anche Catania.
L’obiettivo di Pulvirenti sarebbe stato quello di alleggerire la posizione della società che dovrebbe essere deferita per doppia responsabilità diretta nel processo al calcioscommesse di agosto, con il rischio di una doppia retrocessione in Serie D.
L’intenzione dei legali della società è infatti di chiedere un patteggiamento facendo leva sull’articolo 24 e cercare di superare il 23 che espressamente esclude il patteggiamento nel caso di fatti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione.
